Viaggio studio a Mauthausen, Gusen, Hartheim 4-7 maggio 2016
Abbiamo ritenuto importante riportare i "pensieri sparsi" che i ragazzi hanno raccolto su un quaderno messo a loro disposizione durante il viaggio. Alcuni ragazzi hanno preferito non firmare le proprie riflessioni.
La diversità è un simbolo sbagliato o quello che ci rende unici tra tutti?
L'uomo vuole dimenticare il dolore subito Ma è giusto che un posto carico di così tanta storia e tragedia si è circondato dalla normalità e la banalità di casa e con le loro famiglie felici?
Urlo forte, più forte.
Porta in alto la memoria.
Tutti devono vedere, tutti devono sapere, tutti devono capire!
Responsabilità individuale...
Su tutte le lapidi affisse nei memoriali (almeno su tutte quelle che sono riuscita a capire) c'è scritto che le vittime dei campi " sono morte per l'indipendenza dei loro paesi, per la libertà, per la salvezza degli uomini". Io non penso che questo sia vero punto erano persone comuni, strappate alle loro vite e costrette ad un destino orribile, ma non credo fossero combattenti. Credo che semplicemente siano state travolte dagli eventi. Credo che l'idea di "martiri per la libertà" sia un'invenzione posteriore, quasi fatta per giustificare la memoria. Io sono convinta che quelle persone vadano ricordate a prescindere, come vittime della crudeltà umana. Non sono ricordo astratto, Ma derivano da qualcosa di concreto che noi non possiamo permetterci di scordare.
Nero? Bianco? Io vedo solo tanto grigio. Sarebbe facile se il bene non si confonde se con il male e viceversa. il più delle volte invece ce li troviamo confusi, e colori si sovrappongono l'uno all'altro.
"Il potere e avere tutte le ragioni per uccidere e non farlo comunque".
Un'esperienza stupenda!
Non avrei mai immaginato un gruppo così unito e digli accompagnatore fantastici, dolci, simpatici e molto bravi. Non dimenticherò mai questa esperienza, che mi ha cambiata davvero, sono maturata ed ho provato delle emozioni nuove, sentimenti che solo lì, in quel momento virgole puoi provare.
Grazie di tutto!
Alla fine di questo viaggio è necessario un ringraziamento particolare a tutti quelli che si sono impegnati affinché tale progetto potesse realizzarsi. Grazie soprattutto a Laura, Maria Carla e Fabio.
Spero proprio che questa iniziativa prosegue negli anni per non dimenticare la brutalità degli episodi avvenuti durante il periodo del nazismo. È necessario ricordare per non ripetere MAI PIÙ!
Credo che queste esperienze siano fondamentali. non basta fare corsi, cerimonia e, istituire giornate della memoria. recarsi nei luoghi della memoria è fondamentale per realizzare appieno le dimensioni e la crudeltà di quegli eventi. Penso che questo viaggio sia stato un incredibile opportunità di crescita per questo ringrazio gli organizzatori e i nostri accompagnatori.
7 maggio ore 14:35
Porto a casa tanta delusione e tristezza per il semplice fatto che in questi giorni ho provato dolore e incomprensione per quello che è successo in quei luoghi. torno a casa con delle convenzioni:
la diversità a me affascina e che ricordare un passato così cupo debba essere ricordato senza paura perché fa capire che non debba più essere fatto anche se è molto difficile per gli uomini. Io voglio ringraziare gli accompagnatori che sono stato è una fonte essenziale e mi hanno fatto sentire, dopo poco che ci conoscevamo, non un'estranea ma come se fossi una loro amica e anche i ragazzi seri e pronti a mettersi in discussione; soprattutto ringrazio il Comune che ci dà la possibilità di vivere questa esperienza.
Questo viaggio studio è stato educativo ed interessante al tempo stesso. Ho avuto la possibilità di immergersi ancora di più nell'argomento affrontato ed approfondirlo. Ho potuto immaginare solo lontanamente, attraversando il lager di Mauthausen e di Gusen, quello che hanno passato le persone internate, quello che, in parte, ha subito anche mio nonno (fatto prigioniero dai nazisti in un altro campo durante la Seconda Guerra Mondiale). A volte lui mi raccontava vagamente cosa gli succedeva ma principalmente raccontava cose belle e come è riuscito a salvarsi. Non accennava quasi mai ai momenti di dolore e questo comportamento me lo sono spiegata vivendo questi giorni: il brutto, la malvagità pura lì si cerca di dimenticare per non soffrire in continuazione e per vivere bene gli ultimi anni della vita. Quindi attraversare quei luoghi della memoria non solo mi ha fatto ricordare la storia ma mi ha portato alla mente il ricordo meraviglioso che ho del mio nonno. Infine vorrei ringraziare quelli che hanno organizzato il viaggio, che mi hanno permesso di partecipare e quelli che hanno partecipato con me perché sono stata davvero bene e sono nata amicizia particolarmente belle. Proprio per la pesantezza dell'argomento affrontato ci siamo aperti tra di noi molto probabilmente per non stare soli davanti a una tale tragedia e a tanta tristezza.
Vi auguro vivamente che portiate sempre nel cuore la curiosità, l'interesse e la sensibilità che le ha portate fino a questo viaggio. fate tesoro dei sorrisi, le facce incredule, le lacrime, i pensieri di coloro che non sono stati solo dei semplici compagni di viaggio, ma persone che hanno condiviso con voi un'esperienza intensa, indimenticabile e che sempre sarà nei nostri cuori nella nostra mente. Facciamo in modo che nessuno mai sia capace di innalzare un muro con altre persone o che vengano calpestati diritti, libertà e dignità altrui. È nostro dovere dare grido a coloro che non hanno avuto nemmeno il tempo di ribellarsi, coloro che già sono sotto il prato che abbiamo calpestato o sotto la strada percorsa a piedi, ma anche dal grido a coloro di cui non rimane traccia ma che continuano a vivere nel cuore delle persone a loro care.
Tra pochi anni saremo noi giovani la testimonianza di tutto ciò che è nostro dovere trasmettere, non solo per non dimenticare, ma per capire e si spera non ripetere. Portatevi nel cuore ogni secondo di quest'esperienza... Io di certo lo farò. Grazie di cuore,
Alice
"Nessuno muore se vive nel cuore di chi resta."
Ogni giorno accadono eventi diversi e noi come cittadini del mondo, non possiamo rimanere indifferenti a tutto ciò punto la preoccupazione e il dispiacere credo siano alla base di tutto, ma poi ci si rende conto che il mondo è la vita vanno avanti è l'unica cosa che possiamo fare cercare di non dimenticare.
Esperienze come quella che ho vissuto in questi giorni sono esperienze che bene o male formano la persona: c'è il tempo per comprendere, c'è il tempo per riflettere.
È proprio da qui che bisogna partire per non commettere errori del genere ancora tante altre volte. E' dal cambiamento personale che si arriva al cambiamento mondiale.
Luna M.
P. S. Grazie a Carla, Fabio e Ilaria per tutto ciò che hanno fatto per noi
Paura, sgomento, terrore. Sentimenti che sorgono spontanee al vedere l'orrore della Shoah. Un giorno ti ritrovi a scappare, fuggire dalla morte imminente, con la colpa di essere "diverso". Ma diverso da chi?
Ho letto di un tale che diceva che finché non capiremo che siamo tutti fratelli ci sarà sempre la guerra nel mondo. Nella Shoah questo orrore è arrivata a livelli mai e poi mai pensabili. Bisogna stare attenti a non dimenticare, a non lasciare che le nostre menti vengano manipolate, che riescano sempre a scindere il male dal bene, non annullando l'oscurità, ma rimanendo consapevoli di ciò che l'essere umano è in grado di fare. NEVER FORGET
Ci sono esperienze che cambiano il modo di vedere la realtà, di vivere la quotidianità, di conoscere nuovi valori da ancora andare oltre la mera superficialità...Beh penso che questo viaggio-studio sia stata una di queste: Never Forget.
Ringrazio Carla, Fabio, Ilaria e tutti i compagni che anche se prima di partire non conoscevo hanno reso tutto indimenticabile.
Ludovica Renzi
È stata una grande esperienza entrare nella storia; è molto difficile ma credo che questo gruppo ce l'abbia fatta. Capire per ricordare, comprendere per essere diversi, nuovi. Il viaggio mi ha fatto guardare me stesso e il presente in modo diverso. La libertà è l'unico, grande, imprescindibile mezzo d'espressione umano. Solo entrando appunto nelle cose si è consapevoli. Grazie per il regalo fattoci; personalmente posso dire che è stato veramente utile.
Siamo solo i 53 fortunati del corso alla memoria?
Questi giorni vissuti con voi mi hanno fatto capire molte cose, per esempio che la cucina in Austria è pessima e che i bagni italiani sono il gran lunga fatti meglio. Ma la cosa più importante che ho capito è che esistono ragazzi come voi che possono sfatare il mito dei giovani moderni insensibili e superficiali.
Ognuno di voi ha delle qualità che gli hanno permesso di essere qui. Non siete mai banali, siete divertenti, c'è chi fa domande esistenziali e sulla pace nel mondo alle 11 di sera, c'è chi ci ha fatto ridere perché è riuscito a riprendersi mentre cadeva, c'è chi ha fatto foto ogni 5 metri e chi non rinuncia mai alle battute o a sottolineare la somiglianza di Fabio con Van Gogh mentre in sottofondo vi sento cantare le canzoni di Lucio Battisti.
Ma allo stesso tempo siamo stati più maturi e rispettosi di tanti cosiddetti adulti. Abbiamo fatto silenzio quando c'era da fare silenzio, quando era il tempo di applaudire abbiamo applaudito e qualcuno ha pianto quando era il momento di piangere e tutto questo in modo spontaneo.
Siamo solo i 53 fortunati del corso alla memoria? Io vi dico che tutti voi meritate di essere qui e sono orgoglioso di essere stato con voi in questa avventura. Grazie!
R. R.
Non sono pronta a tornare in mezzo al caos del quotidiano, dove non c'è spazio per la memoria. Per questo, questo Inter esperienza a partire da ottobre fino ad ora è stata meravigliosa. Grazie
Sono estremamente felice di essere riuscita a partecipare a questa esperienza. è stata una continua emozione in crescendo. Ogni istante sarà un ricordo prezioso e caro, racchiuso nei miei occhi nel mio cuore. Le persone che ho conosciuto sono totalmente differenti da me, e forse al di fuori di questo viaggio non le avrei mai conosciute. Questa esperienza ci ha unito tutti e anche se non rimarremo in contatto segneremo la vita di ognuno.
La Muha
È stato un percorso unico e non avrei mai immaginato di arrivare fino a questo punto. Il viaggio è stato molto particolare, un perfetto equilibrio tra serietà e leggerezza, il modo migliore per far comprendere ai ragazzi l'importanza di questi luoghi che non dovranno mai Assolutamente cadere nell'oblio. Quindi dico grazie ai miei compagni, che hanno condiviso con me questa esperienza e grazie anche ai miei educatori, che hanno avuto la pazienza e la giusta dose di pazzia per intraprendere un'avventura del genere.
Forse l'esperienza più angosciosa e meravigliosa lo stesso tempo. Sublime :Non esistono parole per descrivere tutto questo e non voglio neanche sforzarmi per trovarle perché sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti di coloro che hanno sofferto qui. Non me la sento di arrogarmi il diritto di poter descrivere ciò che hanno vissuto. Ho intrapreso questo percorso con l'obiettivo di poter avere un quadro più preciso dell'avvenimento più disastroso dell'umanità. I libri scolastici non mi bastavano... Ne volevo sapere di più; volevo capire il perché di tutto ciò.
Sono tornata con la consapevolezza di non poter capire, sono tornata con molte più domande di quante ne avevo in partenza, sono tornata sapendo che il mio compito, insieme ai miei compagni, è quello di sensibilizzare i nostri coetanei affinché queste atrocità non si verifichino più... una sorta di educazione alla pari.
Grazie di tutto mi ritengo molto fortunata per aver avuto questa possibilità.
S.B.
È strano come per caso ti butti nel fare qualcosa, giusta, perché ci provi a riempire il tuo zaino, la valigia. E invece poi ti riempi il cuore di persone e la testa di pensieri. Spero solo di riuscire a portare tutto questo pieno e tutto questo vuoto che mi è precipitato addosso nella mia casa, nella mia scuola, ai miei amici, ai miei nemici e boh a chi mi chiede l'ora per caso incontrandomi per strada.
Vorrei urlare a tutti in questo momento quanto può essere bella l'umanità e se nessuno mi credesse gli porterei in casa questo autobus, ma ho voglia di piangere perché l'essere umano ha in sé una dose di nero, una parte senza colore che ha fatto questa pessima storia, ha scritto i capitoli di libri imbarazzanti, sconcertanti, sconfortanti. E vorrei solo che ora non finissero qui le mie righe.. e non lo faranno ma siamo arrivati al parcheggio e devo scendere.
"Da questi forni
da queste ceneri
nasce l'appello alla pace el mondo"
15 maggio 1960
Un muro,
un angolo, per la precisione,
banale e così presente nei nostri occhi.
Eppure quello è speciale,
non è il semplice incontro tra due muri.
È la fine.
E' l'orrore.
E' il sadismo.
E' l'ultimo sguardo di innocenti.
Quell'angolo ha una storia,
una storia vera,
non un racconto dei fratelli Grimm.
Ma un avvenimento che ha segnato molte vite,
anzi, tutta l'umanità.
Un angolo.
Banale.
Quell'angolo. Disumano.
Grazie per questa esperienza magica!
Sophie Bertocchi
Salve,
Sono una ragazza che ha avuto l'opportunità di partecipare al viaggio organizzato dal comune di Rimini in Austria terme del ciclo di incontri per il progetto educazione alla memoria. Vorrei sfruttare questa occasione per ringraziare il Comune di Rimini per aver offerto questa esperienza sia dell'intero programma di incontri per il progetto sia per il viaggio di studio a Mathausen e soprattutto ringraziare enormemente i nostri accompagnatori per averci seguiti e guidati in questa esperienza così significativa.
Allego alla mail un pensiero che ho scritto a seguito di una riflessione che ha richiesto un momento di riposo per poter essere maturata. Avrei desiderato scriverla nel quaderno dei pensieri ma come ho detto ha richiesto un tempo di riflessione maggiore del tempo dei quattro giorni, troppo carichi di esperienze significative per essere raccolte in un tempo così breve e per essere formulato in un modo, spero quanto più chiaro possibile. Spero non sia troppo tardi per aggiungerlo. Se ciò fosse possibile, desidererei restasse anonimo, vi ringrazio infinitamente.
Memoria non è semplicemente riportare alla mente qualcosa di passato. Memoria e vedere il presente attraverso le lenti del passato. Si dice che i vecchi possono ricordarsi cosa vuol dire essere giovani, mentre i giovani non possono sapere cosa significa essere vecchi. Vedere i luoghi della storia carichi di sofferenza, distruzione, speranza, tenacia mi ha permesso di conoscere non appena sapere: attraverso gli occhi della storia ho rivisto le vite di centinaia di migliaia di persone, ogni gradino più dissestato, il peso di ogni vita che l'ha percorso, la fatica al termine della salita, la stessa di centinaia di altri; ho sentito il peso delle migliaia di pagine di un registro, pagina dopo pagina, nomi su nomi, nessuna persona rimane, soltanto nomi in una pagina bianca; ho provato rabbia, dispiacere, rassegnazione a vedere il contrasto di colore tra presente e passato, là dove un blocco grigio si erge tra colori sconnessi di case, e il pensiero è andato a chi abita quelle case, a come è possibile ogni giorno affacciarsi alla finestra e sopportare il monumento perenne della memoria. L'indifferenza è la peggiore delle sventure. Non posso dire se le cose sarebbero andate diversamente ma so per certo che si può evitare che ciò che è stato accada in futuro. Torno a casa con lenti nuove più gravi, più vecchie ma più vere. Forse ho la possibilità di capire la vecchiaia, la conoscenza, l'esperienza pur essendo giovane. Oppure non sono più giovane, inconsapevole, sono cambiata. Non sento più il peso della memoria perché non è passato ma presente. Questo ciò che ho vissuto: ora non appena so, ma conosco e per questo non posso dimenticare.