Dal 5 al 9 maggio sono stati 55 gli studenti riminesi che hanno partecipato al viaggio-studio in Polonia che ha toccato Auschwitz-Birkenau e la Cracovia ebraica.
Lo scopo dei viaggi studio è stato quello di stimolare una maggiore conoscenza storica e una riflessione più analitica e profonda relativamente al fenomeno della deportazione e della Shoah durante la Seconda Guerra mondiale, integrando quanto già studiato durante l'anno scolastico, attraverso un ricco programma di incontri, seminari, conferenze e laboratori e prevede anche momenti di confronto aperti a tutta la cittadinanza. Il viaggio-studio che contraddistingue la politica della memoria promossa dal Comune di Rimini ha rappresentato la parte conclusiva di un lavoro di formazione storica e di sensibilizzazione civica molto più ampio, non riducibile alla sola preparazione delle visite ai lager. Duecento gli adolescenti (tutti all’ultimo anno delle scuole superiori) che hanno partecipato per oltre sei mesi, in orario extra-scolastico e su motivazione individuale, al seminario “Vedi alla voce: umano, Vittime, carnefici, spettatori nell'universo concentrazionario nazista (1933-1945)”.
Al viaggio studio in Polonia ha partecipato anche il Vice Sindaco Gloria Lisi, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale. “Non si tratta solo di tener viva la memoria – affermano Gloria Lisi, vicesindaco del Comune di Rimini e Laura Fontana, responsabile dell’Attività di Educazione alla Memoria - che ogni anno guida gli studenti durante i viaggi ai lager, ma di comprendere e di far comprendere ai giovani che la memoria della storia è viva ed ha senso solo se riesce ad interrogare il nostro presente. Auschwitz e i campi di concentramento possono anche diventare un potente strumento di sensibilizzazione per maturare un maggiore senso di responsabilità individuale da esercitare nel presente, vincendo il male dell’indifferenza, dell’apatia e dell’egoismo che spesso impedisce di reagire alle tante forme di violenza, razzismo e disumanità purtroppo ancora presenti oggi nel mondo. Il viaggio studio è solo la parte conclusiva di un percorso di studio e di riflessione che l’attività di educazione alla memoria propone alle scuole e vede coinvolti complessivamente duecento studenti riminesi”.