La scelta del bene come azione politica. L’esempio dei ‘Giusti fra le Nazioni’
Si è svolta nel pomeriggio di martedì 12 maggio la video conferenza convocata dalla Presedente del Consiglio Comunale Sara Donati, avente come titolo “La scelta del bene come azione politica. L’esempio dei ‘Giusti fra le Nazioni’ ” a cui hanno partecipato 47 studenti delle classi III ‘F’ e III ’E’ dell’Istituto Comprensivo A. Di Duccio di Miramare di Rimini. Un incontro virtuale, svoltosi sulla piattaforma di streaming del Consiglio comunale a cui hanno partecipato, oltre alla Presidente Sara Donati, anche il Prefetto di Rimini, Alessandra Camporota, alcuni consiglieri di maggioranza e minoranza, la responsabile del Progetto di Attività Educazione alla Memora Laura Fontana, lo storico che ha seguito i ragazzi in questo percorso didattico Daniele Susini e le insegnanti dell’Istituto Comprensivo A. Di Duccio di Miramare.
I ragazzi, che lo scorso 6 marzo avrebbero dovuto presenziare alla cerimonia per la Giornata dei Giusti, dovevano essere invitati in Consiglio comunale per la restituzione del progetto su cui hanno lavorato, eventi purtroppo a cui hanno dovuto rinunciare a causa dell’emergenza sanitaria. Ecco lo scopo dell’incontro di ieri che la Presidenza del Consiglio comunale ha voluto organizzare comunque, affinché i ragazzi avessero la possibilità di mostrare il loro lavoro e condividere le loro riflessioni.
I 47 studenti, prossimi all’esame della licenza media, coordinati dalle proprie insegnanti e dallo storico Daniele Susini, hanno restituito un lavoro molto interessante, svolto in totale autonomia, producendo materiali originali, video e power point, presentati e commentati durante l’incontro di ieri. Un lavoro che aveva come tema i ‘Giusti fra le Nazioni’, il valore della responsabilità individuale nel contrastare il male e compiere scelte di bene, nella storia della seconda guerra mondiale durante la persecuzione degli ebrei sotto il Terzo Reich e, più in generale, in ambito contemporaneo e nella vita quotidiana. Il progetto, che si è articolato in varie fasi di lavoro: dalla preparazione storica sul periodo di riferimento, al lavoro in classe, fino all’ incontro con le istituzioni in modalità digitale, ha voluto anche onorare la memoria di Guido Morganti, sarto a Cattolica che dopo l’8 settembre 1943 salvò dieci componenti delle famiglie Finzi e Rimini dalle deportazioni.
“Far riflettere i giovani sul tema dei Giusti è una cosa importante, - sottolinea Daniele Susini - perché li si pone davanti al quesito della scelta e dell'impegno personale davanti all'ingiustizia. Essi si possono confrontare con esempi positivi di persone che hanno fatto una scelta, una scelta controcorrente, contro le leggi del tempo, legali ma ingiuste. E’ un altro spazio di riflessione, il confronto tra il concetto di legale e di giusto. Sono temi che attraggono i ragazzi perché li coinvolgono direttamente, permettendogli di trasformare l'esperienza didattica anche in una crescita personale e civile.”
“Non potevamo lasciare che si concludesse il percorso sui Giusti - dichiara Sara Donati Presidente del Consiglio Comunale - senza vedere e sentire direttamente dai ragazzi le loro riflessioni e dargli la possibilità di un loro coinvolgimento attivo. L’attività didattica sul progetto dei Giusti che purtroppo a causa dell’emergenza sanitaria ha trasformato il modo di fare lezione, comunque bisognava che si concludesse si maniera degna. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno seguito i ragazzi negli incontri coi testimoni di seconda generazione che hanno consentito agli studenti di rielaborare le varie storie, con autonomia di scelta degli strumenti e dei linguaggi più appropriati, al fine di realizzare un lavoro collettivo che è riuscito a trasmettere l’acquisizione delle conoscenze storiche e le riflessioni maturate sui temi affrontati. Un grande in bocca al lupo ai ragazzi che affronteranno i prossimi esami.”.
“Scegliere di lavorare sul tema dei Giusti - precisa Laura Fontana - implica riflettere sul senso della responsabilità individuale nella storia, ma anche nel presente, sul coraggio di compiere azioni volte a contrastare le violazioni dei diritti umani e proteggere le vite dei perseguitati, anche in contrasto con le norme vigenti in contesti particolarmente drammatici come le guerre e le dittature. In tal senso, i ragazzi hanno colto il concetto di disobbedienza a discriminazioni di chi viola i diritti delle persone, creando situazioni di pericolo per la vita dei perseguitati, come è accaduto per i genocidi e sotto i regimi totalitari e autoritari.”
Il progetto si è svolto principalmente prima della sospensione delle lezioni in aula a causa dell’emergenza sanitaria, ma ha potuto essere completato per l’impegno costante delle insegnanti e del coordinatore che hanno animato incontri e momenti di lavoro con la modalità dell’e- learning e e-teaching. Questo ha permesso lo svolgimento regolare dell’attività secondo il programma previsto. Le classi, pur attraverso il lavoro da casa, sono riuscite a portare a termini i lavori di restituzione che erano stati stabiliti. I ragazzi, a conclusione del progetto, hanno in fine presentato un disegno fatto da loro raffigurante un albero con delle persone ed i nomi dei giusti scritti fra i rami e le foglie. Una simbolica e suggestiva rappresentazione grafica che è stata scelta da Laura Fontana come icona del prossimo percorso di Attività di Educazione alla Memoria previsto per il prossimo anno scolastico.