Il 29 novembre 2022, in una Sala del Consiglio comunale piena di giovani, ha avuto inizio la prima lezione del seminario previsto dall’Attività di Educazione alla Memoria del Comune di Rimini per l’anno 2022-23. Il consueto percorso formativo, indirizzato agli studenti delle classi quarte di tutte le scuole secondarie di II grado, il cui titolo quest’anno é: “La guerra ha volto di donna? Combattere, resistere, sopravvivere e morire sotto le dittature nazionalsocialista e fascista”.
Un argomento particolare, che quest’anno si propone di approfondire il tema della guerra e delle ferite che lascia a livello individuale e sociale e della brutalità che porta sempre con sé. In particolare sulle storie delle donne che hanno vissuto quelle esperienze, in un’ottica comparativa che permetta di ampliare lo sguardo, di considerare realtà e punti di vista trascurati o sottaciuti.
Erano 122 complessivamente i ragazzi presenti in aula, insieme a loro c’erano anche Giulia Corazzi, Presidente del Consiglio comunale, l’Assessora Francesca Mattei, Laura Fontana Responsabile Attività di Educazione alla Memora e Lidia Gualtiero tutor degli studenti. Provenienti da 10 differenti istituti, gli studenti riminesi hanno scelto di seguire le lezioni di questo importante percorso formativo che ogni anno, a partire dal 1964, viene riproposto, insieme a tante altre attività e iniziative culturali, organizzate dal Comune di Rimini e dall’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia di Rimini
L’incontro di ieri era il primo dei 4 previsti, che si è svolto con una lezione di Laura Fontana dal titolo “Le donne ad Auschwitz. La deportazione delle italiane, ebree e non ebree (1943-1945)”. Seguirà poi mercoledì 14 dicembre la lezione di Anna Foa, intitolata “Donne e dittatura, donne e Shoah, donne e Resistenza. Ma quale volto ha la loro Resistenza?”.
Altri due incontri sono programmati a febbraio 2023 in date da definire e avranno come titoli: “La grande guerra patriottica dell’Unione Sovietica (1941-1945): dentro le storie per capire la Storia” a cura di Lidia Gualtiero (Attività Educazione alla Memoria); e “Il posto delle donne nella Resistenza. Contro ogni forma di oblio della storiografia, in Francia come in Italia” a cura di Sabina Corsaro, dell’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia di Rimini.
Al termine del seminario, un gruppo rappresentativo di studenti e studentesse appartenenti a tutti gli Istituti scolastici coinvolti prenderà parte ad un viaggio studio che si farà in ottobre 2023.
“Si tratta di un’esperienza molto significativa - dichiara Laura Fontana Responsabile dell’Attività di Educazione alla Memoria - come quella appena conclusa da qualche settimana, fatta dagli studenti dell’anno precedente che, attraverso il progetto memoria del Comune di Rimini sono andati in Austria, per visitare il campo di concentramento di Mauthausen, Gusen e il Castello di Harteim. Ma il viaggio di per se è solo la parte conclusiva di un esperienza ben più ampia e articolata, fatta di lezioni e proposte culturali. Il seminario in particolare che quest’anno si concentrerà sulla storia delle donne sarà l’occasione per far conoscere ai nostri studenti anche un pezzettino della storia tragica delle deportazioni italiane e parlare loro di ragazze adolescenti, cioè che hanno la loro stessa età e stimolare un interessante spunto di studio e discussione.”
“Alcune persone - dichiara l’Assessore Francesca Mattei - ci chiedono perché dopo tutti questi anni portiamo avanti il progetto di Educazione alla Memoria che riguarda un fatto storico specifico accaduto ormai molti anni fa. Studiare questa parte di storia del nostro paese e dell’Europa ci aiuta forse a cercare delle risposte a tanto male. Probabilmente non troveremo mai una vera risposta a tutto ciò ma sappiamo con altrettanta certezza che non vogliamo che qualcosa di simile si ripeta di nuovo nell’Europa di oggi o di domani. Il nostro obiettivo è che voi giovani riminesi, diventiate cittadini consapevoli, che veniate educati all’accettazione e al rispetto del prossimo, all’inclusione, che lottiate ogni qualvolta siate soggetti a una discriminazione o qualcuno vicino a voi lo sia, perché dovete essere orgogliosi della vostra identità e nessuno può impedirvi di esprimerla liberamente. Tra pochi mesi avrete diritto al voto e mi auguro che possiate farlo con la maggior consapevolezza possibile e che questo percorso possa aiutarvi molto nelle decisioni importanti della vostra vita.”
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